Ferrari

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La Formula 1 si prepara a una nuova tempesta regolamentare. A poche settimane dall’inizio della stagione 2025, la FIA ha deciso di inasprire le verifiche sulle ali flessibili, con una modifica che entrerà in vigore solo a partire dal Gran Premio di Spagna. La decisione ha sollevato polemiche, in particolare da parte di Ferrari e Red Bull, che vedono in questa mossa un intervento tardivo e penalizzante.

Formula 1, la stretta sulle ali flessibili

La FIA ha comunicato che i nuovi parametri tecnici ridurranno la flessibilità delle ali anteriori, abbassando il limite di deformazione da 15 mm a 10 mm, mentre la torsione massima consentita sui flap sarà ridimensionata da 5 mm a 3 mm. Inoltre, i test di verifica saranno resi più stringenti, con nuove metodologie che renderanno più difficile per i team aggirare il regolamento.

Il cambiamento non entrerà in vigore immediatamente: fino al GP di Spagna, previsto per il 1 giugno, le scuderie potranno ancora correre con le ali progettate per la stagione 2024.

La FIA ha giustificato la scelta affermando che l’approccio graduale consentirà ai team di adattarsi senza la necessità di scartare inutilmente i componenti esistenti. Inoltre, la Federazione ha ribadito il proprio obiettivo di “garantire condizioni di parità per tutti i concorrenti e promuovere corse giuste ed emozionanti”.

Ferrari e Red Bull sul piede di guerra

L’inasprimento regolamentare ha suscitato la reazione infuriata di Ferrari e Red Bull, le due squadre che hanno investito maggiormente nello sviluppo delle ali flessibili. In particolare, la Red Bull ha lavorato intensamente nella pausa invernale per colmare il gap nei confronti della McLaren.

Secondo quanto riportato da AutoRacer, la squadra di Woking avrebbe esercitato pressioni sulla FIA affinché inasprisse i test sulle ali anteriori. Questo avrebbe avuto lo scopo di limitare il margine di miglioramento della Red Bull, che avrebbe investito ingenti risorse per sfruttare al massimo l’aeroelasticità. Tuttavia, McLaren ha negato ogni coinvolgimento diretto, sostenendo che la decisione della Federazione sia il risultato di una valutazione tecnica e non di spinte esterne.

Nei quartieri generali di Milton Keynes e Maranello si teme che la nuova direttiva imponga una revisione radicale del design delle monoposto, con un conseguente aggravio dei costi e della pianificazione tecnica. In un anno già cruciale per lo sviluppo delle vetture del 2026, questa modifica potrebbe costringere le scuderie a deviare risorse dal progetto futuro per adattarsi alle nuove regole.

Inoltre, l’impatto sul budget cap sarà significativo: i team dovranno investire ulteriori risorse economiche per trovare nuove soluzioni e materiali per costruire ali conformi alle nuove norme, sottraendo risorse ad altre aree di sviluppo.

Un impatto tecnico significativo

La riduzione della flessibilità delle ali anteriori potrebbe avere conseguenze rilevanti sul bilanciamento delle vetture. Gli ingegneri avevano affinato il comportamento aerodinamico grazie alla deformazione controllata delle ali, che permetteva di ridurre il sottosterzo in curve lente e il sovrasterzo in velocità. Con il nuovo regolamento, la stabilità delle monoposto potrebbe risultare compromessa, costringendo le squadre a rivedere i propri assetti e strategie.

Un aspetto critico riguarda l’interazione tra l’ala anteriore e gli altri elementi aerodinamici della vettura. L’equilibrio aerodinamico tra il fondo della vettura, i bordi esterni del pavimento e l’ala posteriore subirà modifiche significative con l’introduzione del nuovo regolamento, portando alcuni team a dover ripensare il pacchetto aerodinamico in maniera più profonda del previsto.

Le critiche di Gary Anderson

L’ex progettista di F1 Gary Anderson ha espresso forti perplessità sulla decisione della FIA, sostenendo che “questo cambiamento sta distorcendo la lotta per il campionato prima ancora che inizi”. Secondo quanto dichiarato a The Race, Anderson ritiene che la modifica avrebbe dovuto entrare in vigore sin dall’inizio della stagione, anziché a mondiale già avviato. “Si stanno creando due campionati distinti: le prime otto gare con un regolamento, e le restanti con un altro. Questo avrà un impatto significativo sulle prestazioni delle vetture”, ha spiegato.

Formula 1, lotta per il mondiale influenzata?

L’impatto di questo cambiamento sul mondiale 2025 resta una grande incognita. Alcune squadre, come McLaren e Mercedes, sembrano meno esposte, mentre Ferrari e Red Bull potrebbero essere costrette a rivedere i propri piani tecnici ed economici.

Resta da vedere se questa nuova direttiva porterà a una competizione più equa tra le scuderie o se finirà per modificare gli equilibri della griglia, favorendo chi è stato meno aggressivo nello sviluppo delle ali flessibili. Quel che è certo è che la decisione della FIA ha già acceso la miccia di una stagione che si preannuncia infuocata. Resta da vedere se questa nuova direttiva porterà a una competizione più equa tra le scuderie o se finirà per modificare gli equilibri della griglia, favorendo chi è stato meno aggressivo nello sviluppo delle ali flessibili. Quel che è certo è che la decisione della FIA ha già acceso la miccia di una stagione che si preannuncia infuocata.