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ISTANBUL, TURKIYE - DECEMBER 24: Djiku (6) of Fenerbahce in action against Icardi (9) of Galatasaray during the Turkish Super Lig week 18 derby match between Fenerbahce and Galatasaray at Ulker Stadium in Istanbul, Turkiye on December 24, 2023. (Photo by Erhan Sevenler/Anadolu via Getty Images)

È arrivata la parola fine alla partita infinita tra Galatasaray e Fenerbahce, valida per la Supercoppa di Turchia. Non una Supercoppa a caso, ma quella del centenario dalla nascita del paese, che originariamente si sarebbe dovuta disputare a dicembre in Arabia Saudita. Poche ore prima del match però, il paese arabo ha imposto una serie di divieti: niente immagini di Ataturk, niente inno nazionale turco, niente striscioni di pace. Eresia. Le due squadre allora, si sono unite, rinunciando alla gara e rientrando in patria.

 

L’ASSALTO DI TREBISONDA

La data è diventata quindi quella del 7 aprile, con la partita, che dopo mesi di attesa è durata appena 49 secondi. Il Fenerbahce ha infatti ritirato la squadra Under 19 dopo aver subito gol da Icardi. Un segno di protesta che per comprendere a pieno, dobbiamo fare un salto indietro nel tempo. Una decisione nata ormai un mese fa, quando il club di Istanbul vinse un match sofferto in casa del Trabzonspor, al termine di quale ci fu un’invasione di campo da parte di alcuni ultras dalla quale ne scaturì una vera e propria rissa tra tesserati del club giallonero e tifosi, con immagini che hanno fatto il giro del Mondo. I calciatori aggrediti rispondevano a propria volta ai colpi degli ultras; scene bruttissime frutto dell’astio dei tifosi del Trabzonspor verso il Fenerbahce.

 

SENZA RANCORE…

Un odio scaturito non per caso, ma lungo ormai tredici anni. Era infatti il 2010 quando la Uefa sanzionò il Fenerbahce per uno scandalo, escludendolo dalle competizioni europee. In patria però, la formazione gallonera non fu toccata, con il campionato vinto che gli rimase assegnato. E il Trabzonspor che c’entra in tutto questo? La formazione di Trebisonda era arrivata seconda alle spalle del Fener, ad appena un punto, quindi una penalizzazione della capolista gli avrebbe portato il titolo. Infatti, senza alcun rancore, nella sede del club insieme ai trofei vinti, è presente una colonna vuota in attesa di quella coppa mai ricevuta. Un episodio che ha acceso una delle rivalità più violente di tutto il Calcio, con l’ennesimo esempio descritto qualche riga fa.

 

ICARDI METTE FINE AL MATCH

In che modo questo è legato ai fatti della Supercoppa di ieri? L’aggressione subita quella sera a Trebisonda unita alla vicinanza del match di Conference League in programma giovedì sera contro l’Olympiakos, erano i motivi per i quali il presidente del Fenerbahce Ali Koç aveva chiesto il rinvio della partita alla Federazione. Posticipo che i vertici del calcio turco non hanno voluto concedere.
E allora via con la protesta. Under 19 in campo nonostante la voglia e la mediazione (fallita) da parte dello spogliatoio con Dzeko e Tadic in testa, di giocarsela contro il Galatasaray ad armi pari. I due campioni non sono stati ascoltati, e la formazione Primavera del Fenerbahce ha preso gol da Maurito Icardi dopo neanche cinquanta secondi: lancio lungo, spizzata per il destro dell’ex Inter che con un preciso diagonale non sbaglia. Un inizio terribile per i gialloneri, con l’andamento della partita che sarebbe potuto solo che peggiorare. Ritirata la squadra e inevitabile 3-0 a tavolino che arriverà dal Giudice Sportivo.

 

Probabili altre sanzioni, ma quali? Eventuali penalizzazioni in campionato causerebbero una reazione sicuramente forte da parte dei sostenitori del Fenerbahce, considerando che la squadra di Dzeko e compagni si trova ad appena due punti dal Galatasaray, con lo scontro diretto in programma il 19 maggio alla penultima giornata. Staremo a vedere che tipo di piega prenderà la situazione, che in ogni caso, ci auguriamo si possa risolvere esclusivamente in campo.

 

 

 

(Credits: Getty Images)