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STADIO LUIGI FERRARIS, GENOA, ITALY - 2022/08/05: Filippo Inzaghi, head coach of Reggina 1914, gestures during the Coppa Italia football match between UC Sampdoria and Reggina 1914. UC Sampdoria won 1-0 over Reggina 1914. (Photo by Nicolò Campo/LightRocket via Getty Images)

Manca solo l’ufficialità, ma Filippo Inzaghi non sarà più l’allenatore della Salernitana. Il momento difficile dei campani dura da ormai diversi mesi, ed è proseguito ieri sera con il ko interno arrivato contro l’Empoli, formazione allenata dall’ex Davide Nicola diretta concorrente dei campani per la salvezza. Lo stesso Nicola che dopo i miracoli ottenuti con Crotone e proprio Salernitana, sta ripetendo lo stesso percorso positivo con i toscani.

Inzaghi lascia la Salernitana all’ultimo posto in classifica, con 13 punti conquistati, a -6 dall’Udinese quart’ultima. Sono ben 47 i gol subiti dai granata, la peggior difesa della Serie A. E proprio per questo, Sabatini si è concentrato nel reparto arretrato nel calciomercato, con gli arrivi di Boateng e Manolas.

Si tratta del secondo cambio in panchina dopo l’addio di Paulo Sousa all’ottava giornata; fatale al tecnico portoghese furono gli appena tre punti raccolti in otto partite, con il pesantissimo ko di Monza per 3-0 che costrinse la dirigenza ad esonerare l’allenatore. Il rendimento non è cambiato, con i campani sempre ultimi. Appena cinque punti ottenuti nelle ultime dieci partite interne: un bottino troppo magro per ambire alla permanenza in Serie A.

Ancora da decidere il nome del successore, che in ogni caso, sarà impegnato nella trasferta più difficile della stagione. Venerdì sera infatti, la Salernitana sarà ospite dell’Inter capolista in quel di Milano, per il più classico dei battesimi del fuoco. Il più probabile è Davide Ballardini, reduce dall’esonero ad inizio stagione dalla Cremonese, con Semplici, Grosso e Liverani sullo sfondo. Quest’ultimi però, preferirebbero aspettare la fine della stagione per ripartire da zero.

 

(Credits: Getty Images)